Pierluigi Borona, “con DOC sono parte di un ingranaggio che funziona”
Pierluigi Borona, “con DOC sono parte di un ingranaggio che funziona”

Pierluigi Borona, “con DOC sono parte di un ingranaggio che funziona”

11/06/2024

“Mi sono goduto la festa”, dice Pierluigi Borona, e naturalmente sta parlando di DOC Grand Prix, l’evento per i primi vent’anni di attività del consorzio a cui “non potevo mancare; anche Alessandro, il mio promoter, me ne aveva parlato più volte”. Siamo andati a trovarlo nella sua Autoriparazioni Borona a Cermenate (Co).

Piccolina… quanti siete a lavorare?
Sì, è di circa 200 metri quadrati dove però lavoro da solo insieme a mia moglie Silvia, tra l’altro figlia di un meccanico, che segue l’amministrazione.
È stato mio padre Guido ad avviarla nel 1976, io a dodici anni già bazzicavo in officina – “sei un fugnina, mi dicevano” -, ma è stato mio cugino che mi ha fatto appassionare a questo mestiere.
Dopo il militare sono andato a lavorare in un’azienda del gruppo Volkswagen e soltanto nel 2003 ho rilevato l’officina portando avanti l’attività di famiglia. Ho un figlio di sedici che sta ancora studiando, non so se vorrà seguire le mie orme, non credo ci sia un gran futuro per noi.

Perché tanto pessimismo?
Perché per questo lavoro l’elettrico, che oggi circola poco o niente, sarà una bella botta. E poi è difficile lavorare da solo. Negli anni ho avuto degli operai ma non è andata bene, ho sempre fatto fatica a fidarmi, però mi piace insegnare, stagisti ne ho avuti, l’ultimo ha finito la settimana scorsa e mi ha già chiesto di tornare l’anno prossimo.
Ho 57 anni e in pensione ancora non vado, cerco di offrire un gran numero di servizi, faccio anche piccoli interventi di carrozzeria.

Che cosa entra in Via Adige?
Intanto ‘chi’ entra: siamo in una zona isolata, il cliente o è già mio o arriva per passaparola. Questo è un lavoro dove bisogna essere un po’ psicologi (su 18 recensioni, la media è 4.9/5 su 5, nda).
Riparo soprattutto utilitarie e vetture di fascia media, tante Volkswagen. Prendo appuntamenti a una settimana, questo è un mese che va un po’ in calo, ma la giornata è sempre piena.

Qual è la scelta Borona in fatto di ricambi?
Il mercato ci spinge sempre più sull’originale, dipende molto dalle scontistiche. Un filtro dell’aria posso anche prenderlo in aftermaket, per una distribuzione vado dritto sull’originale per una questione di sicurezza. 99 volte su cento io consiglio il ricambio originale e 99 volte su cento il cliente mi dà retta, si fida.
Quando capita qualcuno con il ricambio che ha comprato chissà dove lo metto in attesa. Gli dico: “Il giorno che sarò senza lavoro ti chiamo”, così facendo lo respingo.

Del servizio DOC è contento?
DOC fa parte del mio lavoro e io mi sento parte di un ingranaggio che funziona. Sono con DOC da tanti anni e la consegna, la velocità della consegna, è il primo motivo che mi lega al consorzio.
Cerco sempre di cavarmela da solo, ma se ho bisogno di una mano so che su Alessandro (Muscolo, promoter di zona, nda) posso contare, è una bravissima persona e un punto di riferimento.

È soddisfatto anche del servizio delle concessionarie?
Per gli ordini nessun problema, io telefono mentre mia moglie preferisce il portale o le mail.
Se parliamo di assistenza dipende dalle concessionarie. Lavoro bene con L’Auto, marchio Volkswagen, sono convinto che se fossero tutte come loro la vendita dei ricambi aumenterebbe: disponibili al telefono per una consulenza, e disponibili se devi portare la macchina nella loro officina.

So che ha partecipato a DOC Grand Prix, le è piaciuta la festa?
Alessandro me lo aveva detto più volte, “mi raccomando non mancare”. Ci sono andato con mio figlio e mi sono goduto lui e la serata. Abbiamo fatto anche la gara ai simulatori insieme. Ho girato tra gli stand, chiacchierato con chi conoscevo, mangiato… un buffet esagerato! È stata una bella festa, ben organizzata.

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