Paolo Tonani (Inova), “DOC ha creduto nel nostro progetto”
Paolo Tonani (Inova), “DOC ha creduto nel nostro progetto”

Paolo Tonani (Inova), “DOC ha creduto nel nostro progetto”

10/12/2024

Ha passato i due giorni di Service Day in area business e ora sta “recuperando man mano i contenuti dei workshop, un’opportunità non scontata”. Paolo Tonani, operation manager per l’Italia di Gruppo Inova, è grato agli organizzatori della manifestazione veronese per quella che definisce “un’ottima opportunità”.

Ha deciso di fare i compiti a casa?
In effetti si può dire così. Service Day l’avevo visto a Brescia e confermo l’impressione positiva. Ho notato che quando c’erano i convegni gli stand restavano pieni, buon segno. Ho passato due giorni nell’area espositiva, dove c’erano grandi aziende ma anche piccole e medie, uno spazio interessante. Inova non aveva un suo stand, abbiamo preferito appoggiarci presso le aziende, di vernici per esempio, con cui già collaboriamo. Service Day è l’occasione per fare rete, in due giorni ho registrato quattro nuove affiliazioni.

Ci dica di più di Inova…
Il Gruppo nasce in Svizzera – ma ha sedi in Germania, Messico, India e naturalmente Italia – per ripristinare i parchi auto con la tecnica pdr. Sono vetture che non possono essere né stuccate né verniciate, e la tecnica ‘a freddo’ è l’unico modo per poterle vendere come nuove.
La sede italiana è a Carugo, in provincia di Como, dove abbiamo adibito una parte degli 800 metri quadrati coperti di capannone a questo tipo di lavorazioni. Nei prossimi mesi apriremo, sempre a Carugo, anche una carrozzeria di stampo tradizionale per il ripristino a caldo e interventi di verniciatura.

In che cosa consiste la tecnica pdr?
Detto in due parole: l’auto entra in un tunnel e in pochi secondi viene sottoposta a una scansione delle ammaccature; la conta dei bolli permette al perito di fare una stima e al cliente di andarsene con una vettura sostitutiva. Inova non lascia a piedi nessuno.
Dopo l’operazione di ripristino l’auto passa nelle mani di un tecnico per il controllo e la lucidatura e il giorno dopo viene riconsegnata al cliente.

Di quanti tecnici levabolli disponete?
Il numero varia secondo i picchi di lavoro, comunque mai meno di 7-8, alcuni dipendenti e altri a partita iva ma che collaborano in esclusiva per Inova.
Siamo convenzionati con AXA e con Nobis, compagnie assicurative che canalizzano buona parte del lavoro, e oltre alla sede di Carugo disponiamo di una rete di ‘drive in’ tutta la Lombardia, oltre che in Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte presso carrozzerie tradizionali. Puntiamo a ingrandire il network, passando dai circa 50 drive in di oggi a 100-120 nel 2025. Ma la gestione della macchina e del cliente resta nostra, dalla presa in carico alla perizia, dalla riparazione alla riconsegna.

Anche al domicilio del cliente?
Certo, abbiamo una squadra di driver incaricata di ritirare e riconsegnare l’auto, presso l’abitazione o l’ufficio. Il nostro, comunque, raramente è un cliente privato, ripariamo soprattutto grandi lotti di veicoli per imprese di logistica, parliamo di centinaia di mezzi per commessa. L’ultima in ordine di tempo ci ha visti operare a Livorno su un parco di 540 vetture ripristinate a freddo in due mesi e mezzo e vendute come nuove.
Quest’anno, tra Nobis e Axa, contiamo circa 1.500 sinistri che sono confluiti sulla sede di Carugo e nei drive in.

Inova, però, non è solo ripristino…
La riparazione dei danni da grandine resta il grosso dell’attività, ma l’offerta dei servizi è molto più estesa: installazione ganci traino, riparazione dei danni generati da trasporto, stoccaggio e parcheggio, verniciatura in serie, supporto immediato su chiamata di manodopera, pulizia e sanificazione, ricondizionamento…

In DOC come siete approdati?
DOC ha creduto nel nostro progetto, nel nostro marchio. Presso le concessionarie DOC acquistiamo i ricambi per le vetture che ripariamo a Carugo: modanature, vetri, cofani, tetti… se non si può riparare si sostituisce.
Per ora facciamo piccoli volumi, e i drive in della nostra rete di carrozzerie comprano ricambi per 2.500-3.000 euro al mese, ma dall’anno prossimo intendiamo centralizzare gli acquisti e gestire anche questo aspetto della fornitura.

L’affiliazione risale a pochi mesi fa, come sta andando?
Con il consorzio ci troviamo bene, abbiamo la doppia consegna e il servizio è efficace. Se c’è qualcosa di migliorabile, e ne ho già parlato con il promoter, Antonio Torchia, è sul fronte degli sconti: punto a degli accordi con i concessionari in modo da definire una scontistica e non dover trattare ogni volta con il singolo magazziniere.

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