Indossa con la stessa disinvoltura e impegno la fascia tricolore e la tuta da meccanico. Lui è Luca Roscelli, titolare di Car Service Roscelli di Carbonate e, dalla tornata elettorale di ottobre, sindaco del piccolo comune comasco. Lo abbiamo intercettato tra il municipio e l’officina.
Mi verrebbe da chiederle chi gliel’ha fatto fare…
A dire il vero è dal 2006 che sono in consiglio, prima come assessore e poi come vicesindaco. Alle ultime amministrative, con la lista Centrodestra per Carbonate, sono stato eletto con 807 voti e il 54 per cento delle preferenze.
Dove lo trovo il tempo? Da imprenditore credo di avere una certa capacità organizzativa e, cosa più importante, so delegare ai miei collaboratori. Dietro alla giunta – con me ci sono il vicesindaco e un assessore – c’è una squadra di giovani consiglieri volenterosi e formati.
Vado in municipio due giorni alla settimana, il mercoledì pomeriggio e il sabato mattina fissi, ma faccio un salto ogni volta che mi è possibile o quando mi chiamano. Il numero del mio cellulare ce l’hanno tutti, la linea è aperta.
Il suo prossimo impegno da primo cittadino?
Essendo stati confermati per il quarto mandato consecutivo proseguiamo con la programmazione in corso. Abbiamo puntato tantissimo sulla sistemazione della viabilità – tenga conto che Carbonate è un paese tagliato in due dalla ex statale Varesina – e il primo problema da risolvere, un mio cruccio, è quello di un semaforo che vorrei eliminare.
E poi abbiamo un’area commerciale divisa dalla strada che vede da una parte delle case fatiscenti di proprietà di un privato e dall’altra un supermercato con un ristorantino e un’area sportiva: parliamo di 25mila metri quadrati di terreno da riqualificare, un progetto fattibile da qui a cinque anni.
Andiamo in officina? Che cosa dobbiamo sapere di Car Service Roscelli?
L’ho fondata nel 1999, avevo 27 anni e lavoravo presso un autorizzato Fiat. Era un mestiere che ho sempre voluto fare, sin da bambino: ricordo il primo tema alle elementari, ‘Cosa vuoi fare da grande?’, ‘Il meccanico’.
Dietro casa avevo un piccolo pezzo di terra e lì ho costruito la prima officina, dove sono rimasto fino al 2011. Nel frattempo ero diventato Bosch Car Service. Nel 2011 ho acquistato un capannone di 750 metri quadrati coperti, oltre a 500 di parcheggio, e mi sono trasferito. Ci lavoriamo in quattro, ognuno ha la sua postazione, e poi c’è mia moglie Marzia in amministrazione. Nostro figlio Daniele è motorista, ha seguito le mie orme.
Offerta di servizi completa?
Tutto quello che è inerente il mondo auto, dalle diagnosi alla calibrazione degli Adas (per ora in appoggio a un collega perché la strumentazione ha un prezzo molto alto) passando per la revisione dei cambi automatici, il servizio gomme, la ricarica clima con gas vecchio e nuovo… Sono anche abilitato CEI per operare su veicoli ibridi ed elettrici, ma sto valutando se dotarmi di una colonnina per la ricarica, nella nostra zona l’elettrico non ha ancora preso così tanto piede.
Che cosa le entra in officina?
Una media di dieci macchine al giorno (senza contare i cambi gomma e i lavori sotto i 150 euro), prettamente tedesche, anche se come officina multimarca riparo tutto. Sono anche convenzionato con ALD Automotive, e sono almeno altre tre-quattro auto a settimana.
Tra Covid e ripartenze ho perso un 20 per cento di fatturato l’anno scorso, mentre quest’anno ho recuperato il 25 per cento e, visto l’andamento delle vendite, per il prossimo penso di crescere ancora.
L’utenza sta cambiando, comincia a capire che quando va in officina non ci va per cambiare l’olio ma perché trova un tecnico formato, oltre che attrezzato con strumenti di diagnosi.
In fatto di ricambi qual è la scelta Roscelli?
Il mio cliente mi dice ‘Pensaci tu’. Io valuto l’invecchiamento del veicolo e i prezzi, le Case auto ci vengono incontro.
Credo di aver fatto più volumi con DOC quest’anno che l’anno scorso, ho spuntato anche un pacchetto interessante con una concessionaria socia: se ti ho chiamato 17 volte su 20 giorni lavorativi vuol dire che muovo un certo volume di ricambi del tuo marchio, quindi ho la forza di venire a trattare e fare un discorso a quattr’occhi con il magazziniere.
In generale come reputa l’assistenza fornita dalle concessionarie DOC?
Nella mia esperienza conta la conoscenza diretta che hai del capofficina o del magazziniere. In generale non ho problemi, so che cosa vuol dire lavorare in concessionaria, conosco i loro standard e non pretendo il servizio gratuito. Il tempo è denaro per tutti.
Vedo anche la disponibilità al telefono: uso il portale ma spesso chiamo per fare l’ordine – perché preferisco parlare con chi c’è dall’altra parte, ci capiamo subito – e c’è sempre qualcuno che risponde.
È soddisfatto anche del servizio DOC?
Sono in una zona un po’ disagiata, in uno degli ultimi comuni della provincia, e la concessionaria più vicina è a Saronno o a Como. Sono diventato cliente DOC perché non avevo il tempo materiale di andare a prendere i ricambi, e per avere un unico interlocutore nel mondo variegato dei concessionari. A me che lavoro solo su appuntamento, con l’eccezione della macchina di passaggio o del cliente che è rimasto con la batteria a terra, due consegne al giorno sempre alla stessa ora permettono di pianificare l’attività.
Si faccia pubblicità: perché venire in Car Service Roscelli?
Non ho mai indirizzato nessuno su Google, ma i commenti parlano di competenza, simpatia, velocità. E onestà. Ho basato la mia azienda sulla trasparenza.