Nei fatti è stata una nomina per acclamazione quella di Lorenzo Cogliati, confermato presidente DOC per il prossimo triennio. All’assemblea soci, che si è riunita per eleggere il nuovo direttivo e non solo, le voci sono state tutte concordi.
Che effetto le ha fatto?
È stato un momento emozionante, anche se te lo aspetti non ti ci abitui. Mi ha molto colpito l’alta partecipazione, segno che i miei colleghi concessionari hanno colto l’importanza di un incontro che ci prepara al futuro.
Ho riferito i numeri positivi dell’attività consortile del 2022 e l’approvazione del bilancio è filata via liscia, così come le altre decisioni in ambito ordinario che erano all’ordine del giorno.
So che c’è stato un altro momento toccante…
Quando ho ricordato, abbiamo ricordato, il nostro Elio (Penati, storico concessionario FIAT e socio fondatore del consorzio, nda). Per i suoi 80 anni lo avevamo omaggiato con la targa ‘Al motore della DOC’. Ieri, a poche settimane dalla sua scomparsa, gli abbiamo rivolto un pensiero speciale donando ai suoi figli, Laura e Luca, una targa che riporta una delle sue massime: “Subito, una sola volta, bene”.
Oltre alla sua conferma il rinnovo delle cariche ha portato altre novità?
Mi sono presentato con la proposta di una nuova squadra di consiglieri, che è stata accolta, e mi fa piacere annunciare che sono saliti a bordo del cda Roberta Sala e Mauro Finiguerra. Oltre ai consiglieri, la sensazione che ho avuto fortissima è che tutti i soci siano davvero a bordo, che si sentano parte di una società sana, che sta lavorando bene e ha l’ambizione di lavorare ancora meglio. Ne sono una prova il sì al nuovo statuto, o più correttamente, uno statuto modificato in linea con un mercato della distribuzione dei ricambi che è cambiato e cambierà ancora.
Così siamo già nel futuro…
E infatti abbiamo messo tanta carne al fuoco che ci permetterà di rimanere il punto di riferimento per i nostri autoriparatori clienti. Carrozzieri e meccatronici non votano, ma il loro ‘voto di fiducia’ in realtà lo concedono a DOC tutti i giorni, scegliendo di acquistare i Ricambi Originali nelle nostre concessionarie.
Ecco perché portiamo avanti con convinzione la campagna incentivante DOC Cashback, e proseguiamo con i corsi di formazione per parts manager e promoter con l’obiettivo di rendere più fluide le relazioni con i magazzini. Hanno, abbiamo in mano uno strumento formidabile che è Integra, utilizzarlo in tutte le sue pieghe migliora il lavoro sia del parts manager sia del cliente.
L’operazione DOC Cashback potrebbe allargarsi a tutta la rete AsConAuto. Il suo essere vicepresidente nazionale aiuta?
È una carica che ricopro con orgoglio ed entusiasmo, sono consapevole che DOC porta nell’associazione un know how che non è fatto ‘solo’ di numeri, comunque rilevanti, ma di nuove iniziative. Siamo un consorzio pilota.
Tre anni fa avevamo chiuso l’intervista con le sue note biografiche. Le aggiorniamo?
Ho 53 anni compiuti a febbraio, sposato con due figli e sono un appassionato ciclista. Lavoro da sempre in società con mio fratello e i miei cugini nell’azienda di famiglia, Autocogliati S.P.A., dove ho iniziato come meccanico quando avevo 15 anni e dove ho rivestito tutti i ruoli operativi della concessionaria fino ad assumere l’incarico di amministratore delegato. L’azienda, che l’anno scorso ha aperto la sua nuova sede a Merate, fattura circa 100 milioni di euro e conta 130 dipendenti. Vuole sapere come faccio a gestire tutto? Adottando un modello che non accentra ma delega. È faticoso, ma il mio segreto è che trovo tanta soddisfazione nella fatica. Chi ama la bici condivide l’idea che la soddisfazione passi attraverso la fatica. La metafora della bici è la metafora della vita. Bici e famiglia, anzi famiglia e bici… E naturalmente tanto lavoro!