“Mi interessa capire che direzione prende il mercato e quindi come siamo posizionati noi”. Con questo spirito Flora Scaccabarozzi, socia titolare con il cugino di Carrozzeria Scaccabarozzi a Santa Maria Hoè (Lc), ha colto un’opportunità chiamata Service Day.
Ha detto niente…
Avevo già partecipato a Service Day a Brescia, sapevo – dalle mail e dai social – che ci sarebbe stata la terza edizione a Verona; quando Rosario (Amato, promoter DOC di riferimento, nda) mi ha detto che per la giornata di sabato DOC stava organizzando la trasferta in pullman mi sono iscritta. Anzi, ci siamo iscritti: io e mio cugino Luigi. Partecipare a questi eventi dove si parla di futuro è fondamentale: per capire dove andrà il mercato e quindi come siamo posizionati e se siamo sulla strada giusta.
Io ho seguito quattro workshop: ‘La cura dei clienti online e offline’, ‘La carrozzeria pronta per il futuro’, ‘Un nuovo modello di business in carrozzeria’, e ‘L’EcoSistema D-Service per la mobilità’, l’unico che onestamente non ho apprezzato, troppo pubblicitario”.
Passerà dalla teoria alla pratica?
Abbiamo avuto soprattutto delle conferme, da Luca Montagner e non solo, sulla direzione da prendere. La carrozzeria ha quello che le serve; ecco, magari dobbiamo ridefinire i trattamenti che per noi sono sempre stati autocosmesi e invece il termine corretto è car detailing.
Oltre ai workshop io e Luigi abbiamo girato per gli stand e lì abbiamo colto due spunti per migliorare il processo di accettazione. Uno è il punto di accoglienza, tipo box Esselunga, che resta aperto anche quando la carrozzeria è chiusa. L’altro è un sistema che programma accettazione e interventi, più completo del nostro gestionale, che ha in un robottino una specie di aiuto accettatore: tu gestisci il cliente mentre ‘lui’ gira intorno all’auto e scatta le foto necessarie per l’elaborazione del preventivo. Interessante ma forse un po’ troppo avveniristico.
Torniamo nella realtà di Carrozzeria Scaccabarozzi?
È nata nel 1960 per iniziativa dei tre fratelli Scaccabarozzi – Natale e Giuseppe che si sono ritirati da tempo ed Enrico che con i suoi 81 anni è tuttora in attività – e dalla carrozzeria delle origini negli anni si è evoluta fino ad offrire tutti i servizi legati all’auto: la meccanica esclusivamente legata al sinistro è diventata manutenzione ordinaria e straordinaria, poi si sono aggiunte le gomme (servizio esternalizzato ma la gestione è nostra), la ricarica degli impianti clima, la sostituzione dei cristalli (facciamo parte del circuito Rapidglass), il ripristino dei veicoli danneggiati dalla grandine (con un tecnico levabolli interno) le revisioni (affidate a un consorzio di Civate che abbiamo costituito nel 1997 insieme a una quarantina di soci), il soccorso stradale h24 con due carroattrezzi di proprietà (siamo anche deposito giudiziario della Prefettura), il noleggio (abbiamo cinque auto di cortesia, a breve sei, un furgone trasporto cose e un furgone trasporto persone), e la ricalibratura dei sistemi Adas. Questa è una novità recentissima, introdotta perché radar, sensori e telecamere sono sempre più diffusi e fare avanti e indietro dalle concessionarie per ricalibrarli, concessionarie oberate di lavoro, stava diventando un problema; speriamo di diventare noi centro di riferimento per i colleghi della zona.
Manca solo la colonnina per la ricarica elettrica…
Nel 2011 abbiamo installato i pannelli fotovoltaici da 20 chilowatt e meditiamo di metterne altri, anche per far fronte alle difficoltà di Enel di fornirci l’energia necessaria. La colonnina per la ricarica è nei progetti, vediamo come andrà questo segmento di mercato.
Il mercato in generale come sta andando?
Lavoriamo in 12 in una struttura di mille metri quadrati coperti, che poi è la sede delle origini ampliata e ristrutturata, e siamo sulle 160 revisioni l’anno e 1.400 riparazioni tra meccanica e carrozzeria. Lo sviluppo è costante, durante la pandemia abbiamo retto bene e anche quest’anno, con le grandinate pesanti che ci daranno da fare per parecchi mesi, cresceremo ancora.
Dai primi anni 90 siamo autorizzati Fiat e Fiat Professional, marchi che incidono con percentuali variabili sugli ingressi. La nostra politica è quella di cercare di tenere in equilibrio le diverse tipologie di clientela: il privato, anche assicurativo, l’azienda, la concessionaria (per cui ci occupiamo del ripristino dell’usato), la flotta. Quello del noleggio è un mondo in crescita, siamo Arval Center da più di dieci anni e il trend è definito: abbiamo parecchi clienti con l’auto aziendale, che sia Arval, Leasys o ALD.
Ricambi originali per tutti?
Noi cerchiamo sempre di lavorare con l’originale perché è il top: a livello di garanzia, di qualità del prodotto, di facilità di esecuzione dell’intervento. Piuttosto che montare di concorrenza, meglio l’usato originale.
Facciamo l’ordine su ARiA, o sui portali delle Case quando è richiesto, e DOC consegna. Due volte al giorno. Siamo stati tra i primi ad affiliarci, abbiamo capito subito che sarebbe stato un servizio utile e abbiamo sposato la filosofia del consorzio. Siamo clienti da circa 10mila euro al mese.
A giudicare dalle recensioni sul web avete clienti molto soddisfatti. Qual è il vostro segreto?
Credo che ci scelgano per la gentilezza e la disponibilità, per la qualità del lavoro e per i tanti servizi. Gliel’ho detto che mio padre è ispettore ASI e facciamo anche restauro di auto d’epoca?