“Se c’è una bega c’è il Marzio”. Scherza ma non troppo Fabrizio Barbuto, il titolare di Carrozzeria Trieste a Erba (Co) che sul suo responsabile amministrativo, Marzio Dottori, sa che può sempre contare…
Un po’ come su DOC?
Esattamente. Sono molti anni che lavoriamo con il consorzio. La consegna, anzi, la doppia consegna, è il suo punto forte, un plus davvero vantaggioso: se ti serve un ricambio con urgenza e il furgone è già passato, fai l’ordine e nel pomeriggio arriva. Prima di DOC si perdeva un gran tempo a correre a destra e a sinistra per prendere i ricambi.
E poi ci sono mille altre cose carine, il giornalino (AsConAuto Informa, nda), le gite, i premi… sa che eravamo Carrozzeria Top DOC?
Mi dica di più di Carrozzeria Trieste, dal nome della via immagino…
Via Trieste numero 26. La Carrozzeria esiste con questa denominazione dal 1985: in principio erano mio padre Salvatore e il suo socio, dal 2021 è una Srl di cui sono amministratore unico. Papà, che ha 70 anni e dà ancora una grossa mano, è nel consiglio di amministrazione insieme a mia moglie Elena, che aiuta Marzio in ufficio. Siamo sette in tutto in una sede che nel tempo è stata ampliata -oggi sono 500 metri quadrati di area operativa e 600 di piazzale – e rimodernata.
Per esempio, di recente abbiamo acquistato una attrezzatura innovativa che permette di verniciare con l’ausilio dell’azoto, migliorando le performance e diminuendo i consumi di vernice e le immissioni in atmosfera. Abbiamo anche investito in un sistema per la calibrazione degli Adas; l’autotaratura è di pochi modelli, sulla maggior parte delle macchine i radar dei sistemi di sicurezza devono essere tarati e calibrati.
Siete carrozzeria pura?
Facciamo anche meccanica, non solo quella legata ai sinistri ma i tagliandi per esempio, e poi spot repair, verniciatura cerchi, sanificazione, qualche restauro (che cerchiamo di evitare perché richiedono moltissimo tempo).
E abbiamo quattro vetture che oggi utilizziamo esclusivamente come auto di cortesia; in prospettiva vorremmo offrire anche il servizio di noleggio.
Può guardare con serenità al futuro perché il peggio è alle spalle?
Se parliamo di fatturato, stiamo crescendo anno su anno. Nel 2020 le macchine non giravano, incidenti non ce n’erano, eppure siamo andati abbastanza bene. Abbiamo avuto anche gli aiuti dal cielo, nel vero senso della parola: la grandine ha colpito più volte qui intorno e da mesi siamo impegnati nel lavoro di ripristino, per i nostri clienti e per alcuni concessionari di zona.
A fine anno tireremo la riga e vedremo quali saranno i margini.
Cosa e quanto riparate?
In passato siamo stati autorizzati Ford ma i vincoli erano troppi, abbiamo lasciato e ora siamo multimarca. Entra un po’ di tutto, macchine tedesche, francesi, italiane, una quindicina a settimana da quella di prestigio alla Panda. Collaboriamo con diverse concessionarie e con una in particolare che ha clienti in tutta Italia. Per noi non fa differenza, il lavoro cerchiamo sempre di svolgerlo a regola d’arte.
Vediamo parecchio ibrido, anche qualcosa di elettrico. Siamo pronti per quando arriverà, ma non sono così convinto che sarà la svolta del secolo.
Convenzioni ne avete?
Con diverse compagnie assicurative; è una gestione sempre più difficile, ma per come siamo strutturati ne abbiamo bisogno perché canalizzano.
E siamo Arval Center, il noleggio è cresciuto parecchio ed è un modo per fatturare. Ci sono pro e contro, però già oggi incide per un 10 per cento ed è un’attività in crescendo.
Carrozzeria Trieste è affiliata DOC, le preferenze vanno all’originale?
Quando un cliente ha un sinistro e ha ragione montiamo solo ricambi originali, quando ha torto e deve pagare di tasca sua e si deve trovare una quadra bisogna andare su quelli di concorrenza.
L’originale è fatto meglio da ogni punto di vista – gli accoppiamenti, le linee, il risultato finale – e anche il montaggio è più semplice; lavorando con le compagnie la maggior parte dei nostri clienti ha un danno coperto e quindi il problema di scegliere non si pone, non chiediamo nemmeno il doppio preventivo.
A proposito di preventivi e ordini, ARiA o APP?
Marzio Dottori: Io sono un po’ vecchia maniera, preferisco la conversazione telefonica, in alternativa la mail. La App di DOC la uso soprattutto per vedere se i ricambi stanno arrivando.
Con diversi magazzinieri ho stretto amicizia, fa piacere scambiare due parole che non siano di lavoro. Da un punto di vista tecnico, invece, la competenza va da magazzino a magazzino, non da marchio a marchio: alcuni sanno già che cos’altro eventualmente mi serve appena ordino il ricambio, altri faticano un po’, e il fatto che i modelli cambiano ogni due per tre non li aiuta di certo.
Vi capita di avere bisogno di assistenza?
Marzio Dottori: Mi occupo dell’accettazione e dell’organizzazione del lavoro, della gestione dei ricambi e delle pratiche assicurative. E anche delle problematiche legate a una macchina specifica. Quando ho bisogno mi relaziono con il capo officina e so che posso contarci.