“Io coordino l’ufficio, Alessio la produzione e nostro padre Paolo, beh, lui sovrintende a tutto”. Nelle parole di Fabio Grieco (a sinistra nella foto), socio titolare, c’è il segreto della gestione di successo di Unicar Service a Monza: una conduzione familiare con ruoli ben definiti.
Che cosa fa, davvero, la differenza?
Un certo tipo di attenzione al cliente, per il quale siamo sempre presenti. Facciamo volumi molto ampi, tanti sono clienti canalizzati dalle compagnie di noleggio e dagli assicuratori, ma alla fine il nostro cliente è il nostro cliente.
Di che volumi stiamo parlando?
Di carrozzeria una cinquantina di ingressi a settimana, di meccanica altrettanti. Ripariamo multimarca: Volkswagen, Fiat, Audi, Porsche… dalla citycar alla supercar, tanto fascia media e soprattutto macchine nuove. Pochissimo di elettrico, è un settore che non ha certo spiccato il volo, qualcosa di più di ibrido, ma oltre il 90 per cento è ancora endotermico.
Prendiamo appuntamenti a un mese se con vettura sostitutiva (ne abbiamo una ventina che potremmo noleggiare ma sono sempre fuori come auto di cortesia), se invece il cliente è autonomo anche subito.
L’organico è al completo?
In realtà no: in 15 anni di attività siamo arrivati a essere in 17, ma stiamo cercando verniciatori e preparatori, persone finite, specializzate. Questo è un mestiere da artigiani, che richiede tanta esperienza e che si sta andando a perdere. Dalle scuole professionali escono aspiranti meccanici, non addetti di carrozzeria.
Che resta l’attività principale di Unicar?
Assolutamente sì, ma siamo ben attrezzati anche nel reparto officina. La nostra è un’azienda all’avanguardia, abbiamo ponti computerizzati per la messa in dima di tutte le scocche, cinque piani aspiranti, tre forni…
Quando mio padre ha fondato Unicar Service ha riadattato a nostro uso il capannone: 3.000 metri quadrati coperti su uno spazio complessivo di 4.500. Da poco abbiamo acquistato un terreno adiacente di 2.000 metri quadrati che, per ora, è adibito a parcheggio.
Il 2024 chiuderà con il segno ‘più’?
Siamo in crescita. Solo a settembre abbiamo fatto almeno il 30 per cento in più dello stesso mese dell’anno scorso.
Nella foto che abbiamo pubblicato reggete il voucher di DOC Cashback. L’originale è la vostra prima scelta?
È sempre la prima scelta, se però la riparazione è antieconomica si valuta, insieme al cliente o alla compagnia assicurativa, di montare di concorrenza. Sul totale acquisti, comunque, i più sono ricambi originali.
Da carrozziere le dico che con il ricambio originale c’è la qualità, c’è la sicurezza che si adatterà perfettamente all’auto, mentre con un pezzo di concorrenza la qualità non è la stessa, spesso va adattato e si perde più tempo nel montarlo.
Non leggo l’importo sull’assegno…
2.700 euro, quindi vuol dire che abbiamo comprato originale per 270mila euro. Sono bei numeri. La campagna mi piace, a un ipotetico viaggio preferisco un contributo in denaro. Anche l’anno scorso abbiamo centrato gli obiettivi comprando quello che ci serve, non stiamo lì a guardare le soglie.
Clienti DOC soddisfatti?
Più che soddisfatti, siamo clienti da quando abbiamo aperto. Apprezzo l’affidabilità nel servizio e il canale diretto con chi ci fornisce i ricambi. DOC che fa da tramite è una sicurezza in più, siamo tutelati. E poi c’è Danilo (Sisto, promoter di riferimento, nda), bravo, competente, se abbiamo bisogno lui è assolutamente disponibile.
Gli ordini li facciamo o via mail o tramite la piattaforma di AsConAuto che mi piace molto, funziona. La mail magari la mandi e dal magazzino non la leggono, invece il portale è interattivo, con ARiA non ho mai avuto problemi.
Delle concessionarie che cosa mi dice?
Con le centraline nuove, con i fanali che se cambi il proiettore vanno riprogrammati, per fare degli esempi comuni, delle concessionarie abbiamo bisogno, la vettura va portata quasi sempre in una loro officina: alcune sono disponibili, altre un po’ meno.
Ci vediamo a Service Day?
Danilo ci ha invitato, ma essendo in piena settimana lavorativa dobbiamo valutare. Ci sto pensando…