DOC Awards, l’edizione 2022 laurea Filippo Brivio e Paolo Rampoldi

“Tutti lavorano bene”, ha esordito il presidente DOC Lorenzo Cogliati, “qualcuno ci mette anche qualcosa in più, ed è giusto che gli venga riconosciuto”. Nasce dalla volontà di premiare l’eccellenza nel lavoro di ogni giorno DOC Awards, che nella sua prima edizione ha incoronato Filippo Brivio miglior promoter e Paolo Rampoldi miglior logistico. L’occasione, la cena di Natale con lo staff del consorzio. Misurabili i dati che hanno portato alle nomine: nel caso di Brivio, il numero di ordini diretti, ovvero gli ordini (e le richieste di preventivo) di cui il promoter si è assunto la responsabilità in vece dell’autoriparatore, magari frenato dall’utilizzo di ARiA o della App A-Service; nel caso di Rampoldi, un anno di consegne senza incidenti, senza aver preso multe e con un consumo medio di carburante, in base al chilometraggio, più basso dei colleghi.
 Nel consegnare le targhe, affiancato dall’amministratore DOC Marco Peduzzi e dalla consigliera Arianna Balgera, Cogliati ha ringraziato “tutti, perché avete fatto un ottimo lavoro in un anno complicato”.

Soddisfatti e sorpresi i diretti interessati. “Non me l’aspettavo assolutamente”, ha commentato il promoter Filippo Brivio; “ho colleghi che presidiano zone più ‘tecnologizzate’ della mia e credevo che avessero fatto numeri più alti dei miei”. Invece, nel visitare clienti che hanno scarsa dimestichezza con computer e smartphone, “viene fuori il vecchio ricambista che è in me: piuttosto che rischiare di perdere un ordine, mi propongo come tramite al meccanico o al carrozziere, assumendomi la responsabilità del flusso che sto inserendo su ARiA; è anche un modo per far capire al mio cliente che sono una persona di fiducia e che mi impegno a seguire il processo fino alla fine, sollevandolo da una responsabilità che non si sente di prendere”.
Alle dipendenze del consorzio da 17 anni, gli ultimi 5 nel ruolo di promoter, Filippo Brivio definisce “interessante il passaggio da logistico a promoter, interessante perché vedi più aspetti dello stesso mestiere. L’ordine diretto è uno di questi, ed è una soddisfazione personale molto grande quando riesci a ottenere la fiducia di un cliente che fa un po’ di resistenza”.

Soddisfatto anche il logistico Paolo Rampoldi, che senza falsa modestia commenta: “Non è che sono particolarmente prudente, guido bene, l’occhio sul furgone ce l’ho. In 15 anni di consegne incidenti non ne ho mai fatti e, mi creda, ne capitano parecchi”. Il DOC Award, in realtà, non ha preso in esame ‘soltanto’ i sinistri – che Rampoldi non ha fatto – ma anche le multe – che non ha preso – e il risparmio di carburante a parità di chilometri di percorsi. “Penso che altri miei colleghi fossero pronti ad alzarsi”, scherza il logistico, “ma quando abbiamo sentito i criteri per l’assegnazione, beh, il campo dei pretendenti si è ristretto. Ricevere questo riconoscimento mi ha fatto piacere”.