“È stato un evento molto, molto proficuo”. L’evento è Service Day 2024, che nel racconto di Christian Maresca, socio titolare con Leonardo Lodato di Go Motors a Monza, si arricchisce di “una nota emozionante”.
Che cosa è successo?
Al convegno ‘SOS Tecnici’ sulla necessità di collaborare per trovare e formare la nuova forza lavoro, il CFO di Toyota ha inaspettatamente citato la nostra azienda nell’ambito del Toyota Tech School Programme. È stata una forte emozione.
Io e Leonardo siamo andati a Verona con l’intento di mettere a fuoco le problematiche ma anche gli scenari migliorativi, e abbiamo portato a casa la consapevolezza di avere una visione comune del business con diversi colleghi. Siamo pronti a confrontarci, anche con realtà più grosse della nostra. Non voglio peccare di arroganza, ma sono stato un service manager, e in Go Motors i processi aziendali sono ben oliati e vanno solo adeguati.
Uno spunto interessante dai workshop è arrivato dall’esperienza di Gruppo Brandini e dalla sua academy fatta in casa, qualcosa a cui guardare.
E dall’area business?
Abbiamo chiesto informazioni per un’attrezzatura per fare la convergenza senza ponti, siamo in attesa di una proposta commerciale. In generale, quello che c’era era interessante.
E poi si torna a Monza. Che cosa dobbiamo sapere della Go Motors del 2024?
Ci sono due novità: l’officina è diventata Bosch Car Service e da tre mesi siamo concessionari Forthing. Nel 2018, un anno dopo aver aperto l’officina di Viale Giambattista Stucchi a Monza, abbiamo inaugurato lo showroom di Brugherio, 350 metri quadrati in affitto. La vendita, di usato certificato e selezionato, è nata quasi per gioco: avevamo riscontrato che i potenziali clienti tendevano ad affidarsi a professionisti che avevano un’officina, già con l’idea di portare la macchina per l’assistenza. Vendiamo 120-150 auto l’anno di tutte le marche, nuovo e usato, e con Forthing stiamo già riscontrando un buon impatto sulla clientela: il mercato asiatico sta entrando a gambe unite in quello europeo e il rapporto qualità-prezzo è eccezionale; 5 anni di garanzia o 150mila chilometri fanno presa sul cliente.
Con Lodato vi siete ripartiti i compiti?
Leonardo segue prettamente l’aspetto tecnico, io quello gestionale, organizzativo e burocratico; lo showroom lo presidiamo io e un venditore, mentre in officina lavorano in sei.
Per quale offerta di servizi?
In 650 metri quadrati coperti offriamo un servizio completo. Ci siamo attrezzati anche per pulizia e lavaggio interni, lucidatura fari, lucidatura auto, sanificazioni… Il cliente viene gestito a 360 gradi.
Oltre al servizio di carrozzeria, che garantiamo appoggiandoci a dei colleghi, abbiamo esternalizzato le revisioni: ne facciamo 350 all’anno senza nessuna maggiorazione. In fase di tagliando il nostro accettatore prende nota di quando dovrà essere fatta e avvisa per tempo il cliente. Che apprezza.
Abbiamo investito in Forthing ma investiamo costantemente sulle persone. Ci confrontiamo tra noi e con i collaboratori, che proprio perché sono sul campo sono pronti a recepire gli eventuali cambiamenti, a intercettare gli umori della clientela…
I numeri vi premiano?
Visto il forte investimento sul nuovo marchio abbiamo messo in conto che quest’anno non si guadagna. Guardo al 2025 e mi auguro e auspico la vendita di 100 macchine nuove.
L’officina, invece, cresce del 20-25 per cento ogni anno. Io faccio il commerciale, tengo i rapporti con i clienti, sottoscrivo accordi… Il mercato è talmente saturo che bisogna differenziarsi.
Chi entra in Go Motors tendenzialmente resta, ma è difficile lavorare con il privato e fidelizzarlo perché l’aspettativa è via via più alta. Si vuole sempre di più nello spendere sempre di meno.
Ho stretto accordi con UnipolService e con Leasys: il cliente che guida un’auto in noleggio arriverà anche con la macchina di famiglia, e noi le trattiamo entrambe come se fossero di un privato. Noleggio e garanzie hanno portato il 15 per cento in più di fatturato.
Qual è la politica Go Motors in fatto di ricambi?
I numeri DOC dicono che l’incremento è leggero ma c’è. Ricambi originali per tutte le macchine in garanzia, quando non ci sono alternative in aftermarket, e ogni volta che il costo del ricambio originale si equivale con quello di concorrenza. Noi siamo proattivi, valutiamo il cliente e decidiamo che cosa proporre ma sempre privilegiando il prodotto originale. E lo sconto lo ribaltiamo sul cliente.
Succede, di rado, che qualcuno si presenti con il ricambio comprato chissà dove: io credo che il cliente vada educato, evidenziando che questo è il nostro lavoro e che se il ricambio è difettato la responsabilità dell’intervento è comunque nostra.
Che cosa riparate in Viale Giambattista Stucchi?
Abbiamo ampliato i servizi per ampliare la clientela ed entra di tutto. Siamo riparatori multimarca, ma essere stati per una vita in Toyota ci ha portato tanti clienti del marchio.
Più di recente, e pur continuando a trattare l’utilitaria come il suv o la supercar, ci siamo specializzati sul veicolo commerciale 35 quintali, che oggi incide almeno per il 30-40 per cento.
L’elettrico? Quel poco che c’è in strada è molto nuovo, per ora va in concessionaria. Ma ci stiamo adeguando, i numeri sono bassi ma destinati a crescere.
Siete clienti DOC da sempre…
Le concessionarie dove abbiamo lavorato io e Leonardo erano già socie del consorzio e ci è sembrato opportuno affiliarci fin dall’inizio. Per il servizio, per la qualità, per la disponibilità delle concessionarie le rare volte in cui abbiamo bisogno di assistenza. Usiamo ARiA per fare gli ordini e ci troviamo bene, tutto il nostro team ha questo approccio, è ben orientato.
E poi Danilo (Sisto, promoter di riferimento, nda) mi piace molto, fa bene il suo lavoro, attento ai feedback. È con lui che siamo andati a Service Day.
Perché il cliente vi sceglie?
Per le solite tre regole: tempestività, trasparenza, professionalità. Lo staff è giovane, siamo dinamici, gentili, parliamo un po’ tutti la stessa lingua. Io dico che bisogna lavorare ma anche divertirsi, se no il lavoro diventa pesante. Se questa cosa all’interno di un’azienda avviene il cliente la sente.