Si caricano il peso delle batterie, fusti di olio o vernice, treni di pneumatici, minuterie e tanto altro e, in autonomia, consegnano all’addetto che ne farà uso. Sono i robot collaborativi di Alascom, una delle 100 eccellenze italiane che dal primo gennaio 2025 entra di diritto fra i partner DOC.
Si occupa di system integration nella robotica intralogistica, i suoi più importanti clienti sono da sempre le grandi aziende, ed è proprio grazie all’esperienza maturata con le GDO e con le multinazionali in vent’anni di attività che Alascom ha ampliato la propria offerta con una nuova gamma di robot collaborativi che, come si intuisce dal nome, vanno in aiuto di chi svolge lavori ripetitivi e spesso fisicamente impegnativi.
Ecco allora Roboost, macchine a guida autonoma che non richiedono grandi spazi di manovra né importanti investimenti economici, ma che forniscono allo stesso tempo sicurezza sulle tempistiche di spostamento della merce e sicurezza del personale.
“Ci presentiamo in DOC”, ha spiegato il direttore commerciale Massimo Romano, “con la volontà di accompagnare i promoter a conoscere gli affiliati che più potrebbero giovarsi di un aiuto concreto nella loro attività quotidiana, e con il desiderio di soddisfare le curiosità che possono nascere intorno a macchine come le nostre, mai viste in Italia”.
Per tutto il 2025, per le concessionarie, carrozzerie e officine meccaniche che decideranno di avvalersi dell’aiuto dei ‘cobot’ (come familiarmente vengono definiti i robot collaborativi) è previsto un prezzo di lancio. A corredo, la garanzia di serietà e di affidabilità e il supporto tecnico h24.
Oltre a trasportare batterie, fusti di olio o vernice, treni di pneumatici, minuterie, i robot di Alascom sono in grado di accogliere e accompagnare il cliente, mostrargli video, interagire alla stregua di una persona in carne e ossa. Non solo. Quando la concessionaria o l’officina chiude, si trasformano in guardiani notturni, sorvegliando e allertando chi di dovere senza costi aggiuntivi.
“Siamo certi”, ha detto ancora Romano, “che il Paese tornerà a crescere anche grazie alla robotica, che migliorando i processi contribuisce a migliorare la vita di chi lavora. Scegliamo DOC per la sua capacità di guardare avanti con orgoglio, aiutati da robot nati per servirci”.