Così Federico Costa (a sinistra nella foto) sul piano di incentivazione DOC Cashback. Cresciuto a pane e pragmatismo nell’azienda di Rovellasca (Co) avviata dai genitori, il contitolare di Carrozzeria Antonio Costa & C spiega: “Ho lavorato bene, comprato ricambi originali, centrato gli obiettivi e per questo ho ricevuto un voucher di circa 3mila euro… Soldi che ho speso in ricambi che mi servivano”.
Non avrebbe preferito un viaggio premio?
In viaggio ci vado dove, quando e con chi voglio io. Potendo scegliere, meglio DOC Cashback. Sono soldi.
L’originale è di casa in Via dell’Artigianato?
È quasi tutto originale, parliamo di acquisti per circa 50mila euro al mese. Si ripiega sul ricambio di concorrenza o sull’usato quando il valore della macchina non copre i costi della riparazione. Quella di prediligere l’originale è una scelta di papà Antonio che risale a quando ha aperto la carrozzeria, più di 50 anni fa. È il Signor Precisino, prima del cliente deve essere soddisfatto lui.
Io ne faccio anche una questione di praticità: l’originale è il suo, ha una sua perfezione, il non originale magari va adattato e ci perdi tempo. E se guardi al costo, tante volte sei lì lì.
Capita qualcuno che si presenta con il ricambio in mano, sono casi. Se è un parabrezza preso dal demolitore non rischio, se è uno spoiler nuovo acquistato su internet valuto.
Ci siamo sempre fidati dei ricambi originali, quando ancora non c’era la DOC e a consegnare erano le concessionarie o i ricambisti. Oggi il consorzio mi permette di avere un panorama di offerte dove posso comprare ‘frutta, verdura e salame’ e so che mi arriverà tutto e tutto insieme.
Il giro di lavoro è in crescita?
A fine luglio siamo a 714 fatture, il 30 per cento in più rispetto ai primi sette mesi dell’anno scorso. E già il 2023 si era chiuso in crescita: 934 fatture, +25 per cento sul 2022. Ripariamo soprattutto auto di fascia media e medio alta – anche perché collaboriamo con GTO Motors (Ferrari e Maserati) e Rivauto (Lexus e Toyota) e le concessionarie canalizzano – ma non disdegniamo il ‘pandino’. Come dice la mamma (Antonia Scattolin, nda), “gli euro sono euro”.
Si comincia a vedere qualcosa di elettrico, di solito Tesla. Ma non mi si venga a dire che per un carrozziere un’auto elettrica è come una a propulsione termica: oltre al Pes-Pav e a uno spazio dedicato per lavorare in sicurezza, devi avere obbligatoriamente l’aria condizionata.
Come si presenta Carrozzeria Costa?
In principio era un piccolo capannone in un cortile, oggi è più di mille metri quadrati coperti. Dal 1989 sono cominciati gli ampliamenti, nel 2003 abbiamo acquisito un capannone sul retro, nel 2010 ci siamo allargati centralmente di 200 metri quadrati e nel 2017 di altri 250. Abbiamo diviso i reparti: lattoneria, smontaggio e montaggio, verniciatura, finitura. La realizzazione più recente è una tensostruttura dove ricoveriamo le auto prima che vengano riparate. Ho in cantiere una tettoia con i pannelli fotovoltaici e, sì, anche una colonnina per la ricarica elettrica.
L’organico è completo?
Con noi tre soci – io e i miei genitori – ci sono 11 dipendenti, 12 da settembre con mia moglie che si occuperà dell’amministrazione. Negli ultimi due anni abbiamo assunto diciottenni che avevano finito la scuola professionale e dopo lo stage si sono fermati. L’ultimo arrivato, poco meno di un anno fa, si occupa dell’accettazione e della gestione dei ricambi (Roberto Brandalise, in foto insieme a Federico Costa, nda).
Secondo me, oltre alla bella struttura, la formula vincente è che i giovani chiamano i giovani; a parte qualche cinquantenne di esperienza, gli altri dipendenti hanno in media 35-36 anni. Certo i nuovi bisogna coccolarli, avere pazienza quando sbagliano… Possiamo anche contare su sei levabolli esterni e quattro, cinque verniciatori che danno disponibilità uno o due giorni a settimana.
Avete ampliato anche l’offerta di servizi?
Più che altro abbiamo selezionato la tipologia di veicoli: basta furgoni (che non danno soddisfazione perché chi li guida bada al sodo) e basta moto. Solo auto, dalla Panda alla Ferrari pulite, lavate e lucidate.
Siamo carrozzieri con diversi agganci: per la calibrazione Adas, per esempio, ci appoggiamo a dei consulenti esterni che garantiscono certificazioni di Casa madre, e se il cliente ci chiede il tagliando proprio qui accanto c’è un’officina che fa anche le revisioni.
Restiamo molto legati al mondo dei sinistri: carrozzeria, selleria, meccanica leggera.
Sinistri vuol dire convenzioni con le compagnie assicurative?
A parte UnipolSai siamo convenzionati con tutte le principali compagnie, ma il cliente è un cliente di Carrozzeria Costa, anche le agenzie fanno il nostro nome.
Il cliente ha un problema e viene da noi a risolverlo. Che vuol dire dargli l’auto sostitutiva (ne abbiamo quattro e sono sempre fuori), istruire la pratica… e restituire la macchina a posto, meglio di com’era prima, nell’area consegna e non nella bolgia della lavorazione. Secondo la mamma “è inutile fare cinquantamila cartelli, il cliente soddisfatto è il miglior passaparola”.
Lavorate anche con le flotte?
Non vogliamo padroni in casa, ed è la prima cosa, spesso di come viene riparata la macchina importa poco o nulla, a volte pretendono che si usino i ricambi di concorrenza e te li spediscono pure. Per fortuna sono nella posizione di poter scegliere.
Di DOC siete clienti soddisfatti?
Siamo clienti da sempre, lo siamo diventati per la comodità della consegna, anzi della doppia consegna. Pianificando l’attività, emergenze escluse, so che il giovedì o il venerdì ho già qui i ricambi per le macchine che riparerò lunedì. Oggi prendiamo appuntamenti a 15-20 giorni, nessuno per le auto danneggiate dalla grandine, lì la lista è bloccata fino a maggio 2025.
Sul servizio DOC non ho nulla da ridire, anzi, posso contare anche su Alessandro (Muscolo, promoter di riferimento, nda), Santo Alessandro che è sempre di aiuto. Un aspetto migliorabile riguarda il monitoraggio delle spedizioni: la app è comoda e mi dice quando c’è un collo in consegna ma non che cosa c’è dentro. Non vedo la bolla. Certo sarebbe un ulteriore onere per il magazzino…
A proposito di magazzini, l’assistenza è garantita?
Assolutamente sì, lavorare con i marchi ti apre le porte e azzera le liste d’attesa. “Federico vieni su”, mi dicono, e a volte il tecnico di officina arriva direttamente qui in Costa a fare il lavoro.