Un incontro, il quarto organizzato per centri di costo, che ha messo intorno allo stesso tavolo magazzinieri e promoter. Un’accoppiata inedita nella pur lunga tradizione di formazione del consorzio. “Se vogliamo essere più incisivi presso i nostri affiliati”, spiega il presidente DOC, Lorenzo Cogliati, “abbiamo bisogno che tutti gli operatori non solo conoscano e utilizzino gli stessi strumenti ma li utilizzino nello stesso modo e con gli stessi obiettivi”.
E qui scende in campo Davide Blatti, già District manager, oggi nel ruolo di formatore: “Sono incontri tecnici, specifici su uno strumento di uso quotidiano, ARiA, del quale abbiamo spiegato alcune nuove funzionalità. Abbiamo sempre detto che bisogna ragionare come un ‘noi’ complessivo e non incorrere nell’errore da parte del magazziniere di dire “voi promoter” e del promoter di dire “voi del magazzino”. La sinergia”, conclude Blatti, “è veramente strategica, e ne beneficia anche l’autoriparatore cliente, perché se c’è coordinamento si è più efficaci e si creano meno dispersioni temporali”.
Profilazione del cliente, ordini diretti, cash-back… Questi i temi al centro della sessione autunnale del corso di formazione iniziato l’anno scorso. Questi i commenti dei partecipanti. A partire dai due promoter presenti alla giornata nel centro di costo di Lecco: “Il portale per noi è la ‘bibbia’, ci serve moltissimo”, ci dice Rosario Amato, decano dei promoter DOC, “e questi incontri aumentano l’affinità con i magazzinieri, che comunque è sempre stata al top. È sempre utile poterci confrontare”. Gli fa eco il collega, Salvatore Alfinito: “Nel lavoro di ogni giorno è difficile trovare il tempo per confrontarsi su uno strumento che usiamo tutti, promoter e magazzinieri; a questo corso abbiamo potuto farlo con la calma che non hai quando vai a trovarli in concessionaria. Peccato per chi non ha partecipato, e per i clienti che usano ARiA o la app soltanto per tracciare le consegne. Gli ordini online ancora non decollano”.
Già, perché solo condividendo si aiuta concretamente l’autoriparatore. Le conferme arrivano dai parts manager, per tutti familiarmente magazzinieri: “È difficile inquadrare la figura del promoter, noi li vorremmo più venditori, più sul cliente che non sulla logistica, ma la collaborazione è fondamentale, il mio cliente è un suo cliente e il suo cliente è un mio cliente. Se si collabora, e se si collabora attraverso ARiA, ci guadagniamo tutti, anche l’autoriparatore: che riceve informazioni più chiare, sa sempre quando gli arriva il ricambio, sa con chi interagisce. ARiA rivela l’attaccamento al consorzio, i promoter devono spingerla e noi a nostra volta rispondere in modo celere per far capire che funziona” (Luca Butti, Lario Bergauto).
“Il rapporto promoter-cliente è una cosa e il rapporto magazziniere-cliente un’altra, ma è ugualmente prezioso; il promoter mi può aiutare in certi ragionamenti tecnici, pratici, ed è anche un filtro che elimina anomalie e risolve eventuali attriti con l’autoriparatore. E poi, in un’epoca dove abbiamo aumentato il digitale, il promoter ‘scalda’ il cliente dal punto di vista commerciale, a volte gli porta un messaggio da parte nostra, ci aiuta a mantenere il focus su di lui. DOC, AsConAuto, non ci hanno mai fatto sentire soli, persi in un mercato, ci danno linee guida fondamentali per potere, da una situazione, cogliere sempre il massimo” (Alessandro Cesana, Autotorino).
“Ho imparato qualche procedura in più, ho approfondito aspetti del gestionale che non utilizzavo appieno; bisogna spingere l’autoriparatore a prendere confidenza con ARiA ma rispettando i suoi limiti” (Gianluca Rota, Autotorino).
“Confrontarsi, sentire pareri di magazzinieri di concessionarie più grandi della nostra non è mai scontato. Il promoter è una sicurezza se c’è qualche problema con qualche cliente e anche un aiuto per vendere più ricambi. Sta molto a noi: se da ARiA mi arriva una richiesta cerco di evaderla in 5 minuti, prima che arrivi una telefonata di sollecito” (Paolo Lapsus, Motori Sondrio).
“Questo corso serve ad apprezzare quello che fanno anche gli altri per te, oltre a vedere quello che succede fuori dal ‘tuo’ magazzino. Il promoter è un collaboratore esterno, fa da cuscinetto, è un mediatore” (Paolo Bancora, Autovittani).
“A livello di portale abbiamo approfondito alcuni aspetti. Se solo i clienti si abituassero a usare ARiA in tutte le sue funzioni sarebbe tutto più ordinato, più semplice, e avremmo una visione complessiva” (Matteo Tomelleri, Autovittani).
“ARiA la usiamo se ci scrivono per le richieste di preventivo. Giusto essere qui con i promoter, sentiamo tutto il loro mestiere e loro sentono il nostro; si rafforza una collaborazione che già c’era. Rispetto ad ARiA, le dirò che alcune funzioni le ho imparate proprio al corso, di solito ci scrivono per una richiesta di preventivo e niente più” (Federico D’Azzaro, Tentori).
“Un corso così serve per confrontarsi con i colleghi di uguali marchi o di marchi diversi su uno strumento comune che è ARiA; in Valtellina è ancora poco usato, ma quando viene usato è comodo, si accorciano i tempi, si tolgono le telefonate che sono già tantissime… Purtroppo la maggior parte dei riparatori vede il portale come una perdita di tempo e preferisce telefonare anche se di tempo ne perde di più” (Daniel Scherini, Bonaldi Motori).
“Ho trovato utili gli approfondimenti su ARiA, porto a casa nuove conoscenze, a maggior ragione condivise con i promoter. Aver fatto il corso insieme ci aiuterà a darci una mano e a collaborare ancora meglio” (Fabio Colombo, Messa T).
“Fino adesso ho usato ARiA solo per stampare le etichette e per guardare le statistiche a fine anno, dopo il corso di oggi saprò usarla di più e meglio. E poi, bello avere avuto un contatto diretto con i promoter, si crea più affinità, è utile” (Elisa Conidi, New B).
“Un buon modo per amalgamarsi con i promoter: loro capiscono meglio che cosa facciamo noi e noi che cosa fanno loro. I corsi, in fondo, servono a scoprire cose nuove” (Luigi Di Giorgio, Lombarda Motori).
“Dal corso, tre volanti preziosissimi che ci aiutano a capire le caratteristiche del cliente e l’andamento dei flussi in tempo reale. Promoter e magazziniere? Meglio insieme, due punti di vista diversi sullo stesso focus, sul cliente. E poi, ottima location, ottima compagnia…” (Gio Pupa, Autocogliati).